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lunedì 17 febbraio 2014

Il duro mondo degli scrittori - Le critiche

Buongiorno a tutti, oggi si torna a parlare un po'di scrittura e, nello specifico dei giudizi e delle critiche che si ricevono ogni volta che si sottopone qualcosa al vaglio del "pubblico".

Partiamo col dire che, se si vuole tentare la strada della scrittura (come praticamente qualsiasi altra strada), arriva sempre il momento in cui qualcuno giudicherà il nostro operato.
Per il nostro ambito di riferimento, in genere la sequenza è a grandi linee la seguente:
  1. Fidanzata/o
  2. Migliore amico/a
  3. Rosa ampia di amici
  4. Parenti
  5. Colleghi (scrittori o aspiranti tali)
  6. Editore
  7. Pubblico
A parte rarissimi casi, i punti 1, 2, 3, 4 sono falsi come i soldi del monopoli.
Sarete fortunati se su 10 persone cui farete leggere ciò che producete, troverete una persona che vi tratterà con sincerità e vi dirà "ascolta, qui hai fatto una cazzata, qui fa cagare, qui brucia e riscrivi perché non si capisce una cippalippa".
Ancora più raro è trovare tra gli amici e i parenti qualcuno che si intende di scrittura a livello tecnico, sia esso scrittore professionista o comunque di esperienza, sia esso editor, correttore bozze, agente letterario e chi più ne ha più ne metta.
Quindi, ammesso e non concesso che riceviate critiche, difficilmente saranno più che quelli che io chiamo "pareri da lettore" che, per intenderci, sono tra i pareri che io ORA apprezzo e ricerco di più, ma per un autore che muove i primi passi NON vanno troppo bene.
-Questo discorso ha le sue eccezioni, ovviamente, io stesso sono stato fortunato e per me non è valso in toto, ma comunque in linea di massima funziona così, chiedo conferma agli autori vari: guardatevi attorno, prescindendo dalla vostra esperienza personale e ditemi se non è a grandi linee giusto...)

Eviscerati i primi 4 punti, oggi introduciamo il punto 5, in modo generico, ci sarà modo di approfondire in futuro, altrimenti scriverei 1809542376 pagine tutte ora :)

5. I colleghi scrittori o aspiranti tali

Categoria da prendere con le pinze.
In quasi due anni di concorsi letterari e laboratori, in giro per il web e per l'Italia, ne ho viste di tutti i colori. Ci sono scrittori che hanno delle personalità maledettamente disturbate e fanno/dicono cose che sanno lasciarti sempre così:


oppure


oppure ancora


Io personalmente mi riconosco al 100% nella prima, perché ha quel disappunto da ghetto del tipo che non sai se tirar fuori un bazooka e far saltare qualche testa, oppure fare come il meme che ribalta il tavolo. Alla fine comunque guardi sempre un pochino nel vuoto e poi continui a farti i fatti tuoi.

Comunque, dicevamo, nei laboratori di scrittura creativa che si trovano online, uno dei punti focali del processo di apprendimento è che gli autori, oltre che scrivere il proprio pezzo, devono anche leggere e commentare quelli degli altri.
In questo modo, ogni autore riceve N responsi sul proprio brano, con dritte che lo aiutano a migliorare tanto il pezzo, quanto il proprio stile e la propria perizia.
Ora, detto questo, ci sono laboratori e laboratori, e ci sono commentatori e commentatori.
Li suddivido in poche macrocategorie, con la promessa che prima o poi tornerò sull'argomento e le approfondirò perché c'è davvero da ridere a riguardo.
  • Il Papa: quello che sale in cattedra e pontifica. I consigli che vi dà lui sono incontroveritibilmente i migliori e anche solo fingere di dubitarne costituisce un sacrilegio e voi sarete passibili di scomunica.
  • L'Umile: quello che esordisce dicendo "io non sono nessuno per commentarti o per dirti cosa dovresti fare".
  • Il Tritacarne: non importa quanto tu ti ritenga bravo, il tuo brano ha una grossa quantità di errori e lui lo farà a pezzi, assieme alla tua autostima.
  • Il Cecchino: scorge refusi e doppie spaziature anche se si trovano su diversi piani di esistenza o fuori dal continuum spaziotemporale. Il 99% delle volte è un editor di professione.
  • Il Rancoroso: voi gli avrete fatto notare i difetti del suo brano con puntualità e attenzione, lui vi ringrazierà, ma dentro comincerà a covare un rancore che monterà come la lava alla Martinica. Quando vi commenterà, addurrà le motivazioni meno verosimili del mondo per giustificare la sua sete di vendetta e dirvi che il vostro brano fa schifo.
Per uno scrittore, la maggior parte delle critiche che sentirà, arriveranno da queste categorie di individui.
L'appartenenza a una o più categorie (ci sono anche gli esperti che sanno essere di tutto un po') non ha sempre una diretta correlazione con le capacità del commentatore.
Eccettuati i rancorosi (e sottocategorie), che sono solo degli idioti inutili. Imparate a riconoscerli e sentitevi liberi di insultarli, prima abbandonano i concorsi online e prima tornerà a regnare il buonumore. Ma ne parleremo meglio tra poco.

Le critiche che muovono i vostri potenziali colleghi dipendono spesso dalla macrocategoria cui appartengono.

I Papi non concepiranno un modo di scrivere diverso dal loro, quindi l'unico modo che avrete per soddisfarli sarà imparare a scrivere esattamente come loro. Salvo che, quando succedesse che arriviate a farcela, vi accuseranno di plagiarli e "trovatevi uno stile vostro". Fanno eccezione alcune categorie di Papi che vogliono solo essere idolatrati, allora gradiranno gli emulatori, purché siano meno bravi di loro e sempre a patto che li idolatrino.
Consiglio: ignorate l'80% di quello che vi dicono, a meno che il loro stile sia esattamente quello che volete sviluppare anche voi, allora andategli dietro come cagnolini e sperate in qualche osso.

Sugli umili il discorso è ampio, però c'è da dire che, quando l'umiltà è sincera, qualsiasi cosa vi diranno non sarà da prendere come un'offesa ma solo come un tentativo di essere utili... e non perderanno occasione per ricordarvelo...
Quindi potete magari anche non concordare con quello che vi dicono ma (ripeto SE l'umiltà è sincera) discuteteci pacificamente e socializzate con loro, con la confidenza cominceranno a dirvi cosa pensano davvero e piano piano potrebbero diventare delle "risorse" preziose perché il fatto che spesso non dicano le cose, non vuol dire che non abbiano niente di sensato da dire.

Il Tritacarne è, invece, il tipo di commentatore che dovete tenervi stretto. Non vi riserverà alcun riguardo, disintegrerà la vostra autostima, sembrerà volervi spingere al suicidio letterario o anche reale, ma chi si permette un atteggiamento e un approccio da tritacarne, spesso e volentieri ha solide basi, mannaie affilate e mitra con proiettili esplosivi per farvi a pezzi con tutto il metodo del caso.
Questo significa che, anche se sono individui brutali e che vi fan voglia di infilar loro degli stuzzicadenti sotto le unghie dei piedi, sono generalmente individui preparati che vi sbrindellano a ragion veduta.
Se riuscite a sopravvivere a 5-6 sessioni contro un tritacarne, poi sarete quasi pronti per prendere in mano la penna con una certa cognizione di causa.
Consiglio: scudo, armatura, pozioni di guarigione e tonnellate di sano masochismo. I risultati arriveranno.

Il Cecchino è un altro dono del cielo. Magari non si prodigherà in grandi spiegazioni come il tritacarne, ma è di una pignoleria invidiabile nel segnalarvi anche le virgole fuori posto.
Su di lui c'è poco da dire, in genere vi dice come stanno le cose, poi a voi decidere se ascoltarlo o meno. Se lo farete, non gli cambierete la vita, se non lo farete, non gli cambierete la vita.
Consiglio: cercate di scoprire il suo lato umano, spesso dietro tanta pignoleria si nascondono delle persone interessanti. E, ovviamente, ascoltate con attenzione le loro correzioni, poi valutate voi cosa ne pensate, ma sempre con rispetto. Imparerete col tempo che i cecchini sono rari, quelli capaci lo sono ancora di più, e sono lì a correggervi gratis (in genere correzione bozze ed editing dei professionisti si pagano, cari).

I Rancorosi.... mwahahahahaha... aspettavo solo di arrivare qui!
La prima cosa che vi dico è: comprare pop corn, tanti pop corn, capirete poi perché.
I Rancorosi sono il vostro parco giochi o la rovina del vostro fegato. A voi la scelta.
Potete prendervela perché in modo totalmente infantile vi avranno messi a fondo classifica o perché vi avranno recriminato cose totalmente senza senso, spesso atteggiandosi a Papi, Tritacarne o Cecchini (MAI sinceramente umili, ma ve ne accorgete subito!).
Oppure potete trasformare tutta la rabbia in totale e puro divertimento.
A voi decidere come.
In genere prenderli in giro in modo sottile, render loro evidente quanto siano idioti è un buon passatempo. Finché la cosa vi diverte.
Io da un anno a questa parte, a parte rari casi, li ignoro, in genere li fa uscire dalla grazia di Dio ancora di più.



Consiglio: divertitevi, non lasciate che certi idioti vi rovinino l'umore. Si tengano per loro i comportamenti infantili, tanto nel 99% dei contest strutturati a laboratorio con commento reciproco, non si vince niente di eclatante. Quindi relax e lasciateli morire nel loro brodo. Voi anche comportandovi correttamente, spesso vi ritroverete a metterli ultimi, perché tanto in genere scrivono come axolotl in coma farmacologico.
Sono cacciatori di conferme e non sanno accettare critiche costruttive. Sedetevi sulla sponda del fiume e aspettate, prima o poi li vedrete incrociare un Tritacarne e allora capirete perché prima vi ho fatto comprare i pop corn... accomodatevi, giù le luci, silenzio e godetevi lo spettacolo.


Oggi è la giornata delle GIF, godetevele...

Ci sono tantissime altre categorie di commentatori ai concorsi letterari/laboratori. Oggi, per questioni di tempo, abbiamo affrontato solo queste macrocategorie, ma presto andremo bene all'interno dell'argomento.
Ci sono tantissime sottocategorie e tantissime combinazioni di categorie e sottocategorie di cui parlare.
Per esempio: il diplomatico, quello del "siamo stati tutti bravissimi", quello del "abbiamo fatto tutti schifo", l'accanimento terapeutico, il chirurgo, il becchino, eccetera...
Parleremo anche delle CLASSIFICHE dei suddetti contest, argomento per parlare del quale mi sa che inviterò un ospite speciale che a riguardo ha tanto da dire/raccontare.
Questo argomento promette scintille, perché dovete sapere che gli scrittori sono in generale una categoria piuttosto permalosetta e credo che più di qualche collega mi terrà il muso leggendo questo post e i successivi, fate almeno che ne sia valsa la pena e ridete un po'alle nostre spalle.

Prima o poi parleremo anche di me e di a quali categorie appartengo io, di come commento, di come mi piace essere commentato e anche di quali caramelle mi piacciono.
Dalle caramelle che piacciono a una persona, si può capire tantissssimo (non è vero ma, dai, ogni motivo è buono per parlare di caramelle... cioè, a dire il vero è vero che a seconda delle caramelle che uno ama si può dire molto di lui, ma non è certo per questo che ne parlerò!!!).

Per ora è tutto, passate un buon lunedì e ricordatevi che ci sono un sacco di miei racconti reperibili gratis in rete, andate a leggerveli, alcuni li trovate sulla pagina ebook (nel menù in alto), altri invece in giro per la rete, appena ne avrò il tempo vi raccoglierò i link in una pagina comoda da cui potrete accedervi in modo agile e poco faticoso! ;)

Vi ricordo i like alla pagina, la condivisione di questo articolo (soprattutto se avete amici che bazzicano i concorsi letterari), credo che li farete ridere. :)
Alla prossima!

1 commento:

  1. Non fare paragoni offensivi, nemmeno in coma farmacologico la mia Cosmina, scriverebbe come certi individui! ;)

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