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sabato 29 marzo 2014

Arroganza, minoranze e buonismo dilagante.

Educazione, arroganza e minoranze... come questi concetti sono legati tra loro?
Attraverso il buonismo dilagante di una società che "il troppo non stroppia mai", soprattutto quando si parla di garantismo.
E Tizio non si può nemmeno redarguire perché ha avuto un'infanzia difficile, e Caio non può prendere un ceffone perché altrimenti sei un violento, e Sempronio ha ragione perché appartiene a una minoranza (non ci sono, in effetti, moltissime persone che come Sempronio Svennsson sbagliano sempre tutte le scelte 50-50) e se ti azzardi a dare contro a qualcuno che è gay/nero/giallo/ciclamino/altro, allora sei omofobo/razzista/maledetticinesista/ciclaminofobo/altrofobo.




A nessuno viene mai in mente che magari non è che ce la prendiamo con pinco pallino NON perché è gay/nero/giallo/ciclamino/altro ma semplicemente perché è un imbecille?
Voglio dire, il mondo è pieno di imbecilli, pensare che nelle minoranze non ce ne siano è la cosa più stupida dell'universo.
E noi intanto ci ritroviamo con gay/neri/gialli/ciclamini/altri che distruggono il mondo con le loro "opinioni" o le loro definizioni di... qualsiasi cosa.
Io credo che nascondersi dietro l'appartenenza a un gruppo per legittimare la propria opinione o la propria inattaccabilità, sia una delle più gravi scorrettezze che si possano commettere.
La prospettiva è agghiacciante.

Poi è ovvio che le persone si incazzano. Ne subiscono di tutti i colori, vedono cose che non stanno loro bene tutto il giorno tutti i giorni ma non possono dire niente, altrimenti è la fine.




Le persone dovrebbero dividersi in due sole categorie:
quelle sensate;
quelle insensate.

E se non ti stai nemmeno ponendo il problema di in quale categoria tu sia, allora mi sa tanto che sei nella seconda!
Quindi guardati un po'dentro e datti un senso.


E poi che discorso è che uno non può odiare qualsiasi cavolo di cosa che gli pare?
Io, per esempio, odio:

  • I francesi
  • Le persone che frenano senza motivo in autostrada creando code di km
  • I pizzaioli che sbagliano la farcitura del calzone (perché te ne accorgi al boccone e non è mai una buona esperienza)
  • Le persone che tradiscono l'altrui fiducia
  • I genitori che non si prendono cura dei propri figli
  • I padroni che non si prendono cura dei propri cani (niente contro gatti o altri animali, ma sono più un tipo da cani)
  • Le persone che si credono più furbe di te e cercano di fregarti convinte che tu non te ne accorga
  • eccetera
Capite che ci sono poche persone che riescono a salvarsi da questa selezione (che sarebbe potuta andare avanti per 53927 pagine)?


Fermo restando che è sacrosanto diritto di ogni essere umano odiare chi diamine gli pare, il punto del discorso è un altro.

Perché io che trovo un francese gay non lo posso odiare altrimenti sono omofobo?
Perché io che vedo un nero frenare a caso in autostrada non posso prendermela con lui altrimenti sono razzista?

E così via...

Quello che mi chiedo è: sono solo io che la penso così?
C'è qualcun altro là fuori nel mondo che come me è convinto che nel primo caso il fatto è che è francese e nel secondo che frena a caso in autostrada e che quindi omofobia e razzismo non c'entrino assolutamente niente?
Perché mi rendo conto che un discorso come questo, proprio a causa del finto perbenismo che pervade la nostra società, non ci si azzarda a prenderlo neppure alla lontana. Però io sono davvero curioso di sapere se sono l'unico che la pensi così e quindi sono pazzo, oppure se sia solo una questione di evitare il discorso per quieto vivere ed è il mondo ad avere un problema di comunicazione.

Poi, per inciso, non capisco l'abuso della parola fobia. Fobia significa paura. Io credo che la stragrande maggioranza delle persone non siano spaventate ma, al contrario, siano banalmente incazzate come delle iene.

Il buonismo secondo me sta rovinando intere generazioni di persone.
Da una parte crea persone a cui non si può MAI dire niente, che pensano che tutto sia loro dovuto e che l'impunità regni sovrana nelle loro vite. Dall'altra crea una quantità immane di gente condannata a non poter vedere briciole di giustizia sociale nemmeno col binocolo.

Ciò che rende questo problema ancora più grave è che gli appartenenti a queste minoranze, capito l'andazzo, cominciano spesso ad abusarne, lasciatemelo dire, con un'arroganza senza pari.
Sono sicuro di non dover fare esempi, ognuno di voi so che ha visto e vissuto ciò di cui parlo anche sulla propria pelle, nel proprio quotidiano. Io lo vedo tutti i santi giorni.

Quindi non so davvero cosa dire, voi cosa ne pensate? Pensate che io sia pazzo o credete che io abbia almeno un po'di ragione?
Magari scrivete nei commenti oppure scrivetemi in privato, l'unica cosa che vi chiedo è di lasciare a casa il buonismo e di cercare di affrontare la questione in modo oggettivo.
Questo significa anche non scadere negli slogan e nella demagogia spiccia.
Perché il mio pensiero NON è che omofobia, razzismo, eccetera non esistano, solo che non sono d'accordo quando certe parole vengono usate come scudo per proteggere e legittimare gli idioti.

D'altronde, so di una formula magica molto potente che serve a ristabilire l'equità e la giustizia sociale... per chiunque creda nella magia, comincia circa così:
"Ezechiele 25:17, il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi..."
Abracadabra bang bang!



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