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martedì 31 dicembre 2013

Tempo di bilanci e di auguri

Tempo di bilanci e di auguri

Ciao a tutti, cari follower (all'inglese, così sembriamo più seri), la fine dell'anno solare è sempre un po' il momento in cui ci si guarda indietro e si ragiona sui mesi appena trascorsi, si fanno un po' i conti con quello che si è fatto, con quello che non si è fatto, con quello si sarebbe voluto fare. Mi dicono che tocchi...
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mercoledì 25 dicembre 2013

HO HO HO... due regali per voi!

HO HO HO... due regali per voi!

Buon Natale, gentaglia. :) So che vi ho già scritto un paio di giorni fa, quindi non mi dilungherò. Sono passato solo per dirvi che ho caricato nella sezione ebook del blog, due storie che vi regalo per augurarvi un buon Natale. Nessuna delle due c'entra col Natale, ma riassumono ciò che vi auguro: Che la vostra vita abbia un pizzico di magia Che possiate vivere sempre in pace e lontani dagli orrori in cui il mondo a volte ci trascina Ancora auguri e buona lettura. P.S. Se vorrete farmi sapere che ne pensate, ne sarò felice :) P.P.S. Alle solite, piacete la pagina fb se vi va, seguitemi su twitter, aggiungetemi su G+. E passate quello che scrivo ai vostri amici, alle vostre amiche, a tutti. Mi fareste un gran piacere e un bel regalo, in fondo è Natale anche per me....
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Giustizia Terrena

Giustizia Terrena

Gli angeli, a volte, sono di carne e ossa. Premono il grilletto. E il loro destino è scritto su una carta da gioco. Storie di guerra, nella Sarajevo di un passato più vicino di quanto ci fa comodo ricordare. La giustizia con la "g" minuscola, la vita e la morte, l'istinto di una madre. Il dolore parla la stessa lingua in ogni...
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Il Diario

Il Diario

La magia esiste, nascosta in bella vista davanti ai vostri occhi. Stupefacente. Il Diario è una storia atipica. Parla della magia che lega le persone, che muove il mondo, parla della curiosità e della meraviglia. Con un pizzico di magia classica, di incantesimi nascosti nei chiostri delle università, di demoni dispettosi che vi...
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lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale Fight Club

Buon Natale Fight Club

Buongiorno a tutti, vorrei aprire questo post con una fotografia di alcune luci natalizie romane. Ora, lungi da me il voler giudicare, lungi da me anche la malizia. Ma queste luminarie sono dei piselli alati. Uno crede di aver visto tutto, di aver toccato il fondo, che il suo "ok, più in basso di così non si può scendere"...
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lunedì 16 dicembre 2013

Tizio, se Caio si ferma di colpo, la tua lingua gli finisce mezzo metro su per il cu... lo...

Tizio, se Caio si ferma di colpo, la tua lingua gli finisce mezzo metro su per il cu... lo...

DISCLAIMER: prima di iniziare a leggere, se siete da pc/mac, fate partire QUESTO video, così avrete di sottofondo una musichetta caraibica portatrice di buonumore. L'argomento di oggi è di quelli che fan venir voglia di spaccare la scrivania usando la testa dei vostri colleghi/compagni e non vorrei mai avere sulla coscienza la rottura...
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lunedì 9 dicembre 2013

mia mamma ha letto un mio horror e...

mia mamma ha letto un mio horror e...

Buongiorno a tutti, stamattina vorrei condividere con voi una cosa esilarante che mi è successa ieri. Una piccola premessa: venerdì mi è arrivato dal mio editore lo scatolone con le copie del libro che gli avevo ordinato per me e i miei amici (libro di cui vi parlo QUI, il Ritorno a Dunwich di cui QUI potete ammirare la bellissima...
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lunedì 2 dicembre 2013

Condivisione gioie, with portals.

Condivisione gioie, with portals.

Buongiorno a tutti. Dopo un paio d'ore a rigirarmi nel letto per cercare di riaddormentarmi (al momento sono le 7, ho aperto gli occhi alle 5 dopo che ero andato a letto alle 2) ma senza alcun risultato, ho deciso di scrivere un piccolo post per il blog. Di cosa vi parlo oggi? Delle mie nuove uscite editoriali. Sì perché, tentando...
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mercoledì 27 novembre 2013

mettersi con uno scrittore horror è come chiedere a un ingegnere di curarvi le emorroidi

mettersi con uno scrittore horror è come chiedere a un ingegnere di curarvi le emorroidi

Buongiorno, dopo i post dal tono più serio degli ultimi giorni, riprendiamo con i toni a cui vi stavo abituando. Scusatemi se sono stato un po'assente ma, come vi dicevo qualche giorno fa, ho avuto qualche guaio in famiglia negli ultimi tempi, combinato a una quantità di lavoro indicibile. Ma, una grande notizia: Lo so, scrivo...
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domenica 24 novembre 2013

Muri di carta velina

Muri di carta velina

Il post di oggi sarà breve, sia perché il tempo è merce rara di questi giorni (non per pigrizia, è che è un periodo pieno di pasticci, senza scendere nei dettagli, ho alcuni cari che stanno poco bene) sia perché non c'è tanto da dire, poche parole ma, spero, molto pesanti. La riflessione mi è venuta guardando questo video: Ci sono momenti in cui capisci che certi linguaggi sono universali. Certi messaggi non hanno bisogno di parole, stanno nei volti sorridenti, negli sguardi, nelle emozioni di chi li ascolta, guarda, vive. Tutto ciò senza volgarità o donne nude o altri biechi trucchetti. Perché quando un messaggio è forte, sfonda il muro dell'indifferenza come fosse carta velina. Ho finito, per og...
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giovedì 14 novembre 2013

Dalla parte delle donne: tecnologie antistupro, no grazie!

Dalla parte delle donne: tecnologie antistupro, no grazie!

Buongiorno a tutti, ho scritto questo post a spizzichi e bocconi, negli scorci di pausa tra una tranche di lavoro e un'altra. Di questi tempi ho pochissimo tempo libero e devo produrre per le mie passioni e i miei interessi nei ritagli di tempo (a dire il vero succede sempre, ma fingere che abbiamo delle vite non eccessivamente...
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venerdì 8 novembre 2013

il mio... TESSSSSOROOOOOOO...

il mio... TESSSSSOROOOOOOO...

Ciao a tutti, ragazzi, ragazze, uomini, donne, bambini e bambine. Un ciao anche ai cani che mi piacciono sempre molto più delle persone, peccato non sappiano leggere, credo. Una volta ho trovato il mio cane che sfogliava un libro, prendeva le pagine tra le zampe e poi le strappava con i denti, le masticava un po'e poi le sputava. Già allora avrei dovuto capire in che condizioni versasse il mondo dell'editoria. D'altronde, lo sappiamo tutti, gli animali certe cose le sentono. L'argomento di oggi è: cosa devo fare per diventare uno/a scrittore/rice di successo, oggi? "EVVIVA" direte voi, finalmente un argomento interessante e utile. Spegnete i vostri entusiasmi, quello che vi dirò NON vi piacerà. Almeno non a quelli di voi cui piace sognare (tra cui ci sono anche io, e infatti questo discorso...
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sabato 2 novembre 2013

Meccanismi esplosivi

Meccanismi esplosivi

Oggi parliamo di generi letterari. Il discorso sarà breve o, almeno, non ho la iniziale intenzione di trattarlo in maniera dispersiva ma, si sa, questi scrittori a volte si fanno prendere la mano e si perdono in inutili bla bla bla, convinti che alla gente interessi sentire quello che hanno da dire. (ecco, per esempio, tre righe sprecate che nel frattempo sono diventate quattro, per dire qualcosa di davvero inutile, cinque, dai, ora comincio, prima di sforare nella sei.) Dicevamo: generi letterari Cosa sono i generi? Senza rifarci a wikipedia e rimanendo su concetti spicci, i generi altro non sono che categorie di scritti con elementi comuni e ricorrenti, siano essi di forma, di contenuti, di ambientazione o di approccio. Esempi di generi sono horror, fantascienza, giallo, thriller, fantasy,...
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martedì 22 ottobre 2013

E poi dicono che "bisogna avere fiducia"

Buongiorno a tutti, oggi vi tedio con una piccola riflessione, noiosa se vogliamo, sull'editoria. Visto che buona parte del discorso fa un quadro dell'editoria in Italia e di alcuni meccanismi che il lettore medio non conosce, si può tranquillamente saltare e andare all'ultimo paragrafetto (breve) che è la conclusione nonché il punto del discorso. ;)

Premessa: in Italia ci sono una roba tipo ventordicimila editori, di cui una manciata grossi, tutti gli altri piccoli. Ignoriamo quelli grossi, che tanto in Italia possono fare quello che vogliono (anche se di recente...) e focalizziamoci sugli altri.
Dopo quasi 2 anni nel panorama dell'editoria indipendente, mi sono fatto l'idea che di buone penne ce ne siano diverse, ma di grandi penne davvero poche poche (ma proprio, seriamente, poche poche).
Ora, visto che di materiale davvero degno uno scrittore può produrne una certa quantità all'anno (esageriamo senza ritegno, diciamo un romanzo al mese), e mettiamo che le penne davvero degne (esageriamo ancora in modi imbarazzanti) siano cento. abbiamo 1200 romanzi/scritti/raccolte davvero validi/e.
Mettiamo che, poco poco, ogni casa editrice indipendente ne pubblichi uno di questi, abbiamo 1200 case editrici indipendenti che pubblicano roba davvero bella.
Ma le altre ventordicimila meno queste 1200? Rendiamoci conto che pubblicano roba tutto sommato mediocre o carina ma non eccelsa. Tutto ciò quando va bene, diverse pubblicano cose che sono un insulto a scrittori, lettori e altri editori (e su questa frase torniamo a inserire anche i grandi editori).
E tutto ciò, per me, è un triste dato di fatto su cui c'è poco da discutere.

Ma cosa implica tutto ciò?
Mettiamoci per un attimo dalla parte del lettore.
Io lettore voglio comprare un libro, cosa faccio?
Accendo il cervello (spero) e comincio a ragionare:
Voglio un bel libro, cerco un bel libro, vado in libreria e chiedo al libraio di consigliarmi qualcosa direttamente a voce oppure indirettamente cercando tra gli scaffali, tra libri che lui ha "selezionato" per voi in precedenza (e qui abbiamo già fatto saltare per aria la stragrande maggioranza degli editori indipendenti che in libreria sugli scaffali non ci arriva MAI perché la distribuzione è in mano alle grosse case editrici).
Percorso alternativo:
Accendo di più il cervello e accendo il computer. Cerco delle case editrici specializzate nel genere che vorrei leggere, spulcio le copertine, leggo qualche recensione di qualche sito/blog (vatti a fidare), cerco qualche informazione sull'autore, qualcosa di suo da scaricare gratuitamente per farmi un'idea di cosa/chi andrò a leggere e poi scelgo.
La verità è che il percorso alternativo non lo sceglie quasi nessuno, ma anche se lo scegliessimo tutti, si presenta un altro problema:
Vi ricordate le ventordicimila case editrici indipendenti che pubblicano solo cose mediocri?
Ecco, il punto è il seguente:
Chi ha il tempo di spulciare tutto ciò che pubblicano tutte queste case editrici alla ricerca di ciò che davvero vale la pena leggere (perché scritto bene, intendo, il discorso esula dai gusti personali) ?
L'alta qualità è nascosta e sepolta sotto montagne di -non si può dire-, e scavare in mezzo alla -non si può dire- non piace a nessuno.
Un ultimo spunto: l'autopubblicazione.
Se le case editrici in genere pubblicano solo -non si può dire- (badate bene, le eccezioni ci sono e sono anche delle belle realtà), la situazione peggiora nel settore autopubblicazioni.
Ho avuto modo, di recente, di scaricare diversi (una sessantina, quindi non proprio pochi) ebook di persone che ne tessevano le lodi, supportate dalle considerazioni di diverse persone.
Ripeto che non ne sto facendo una questione di gusto personale, ma solo una questione tecnica.
Insomma, non ne ho trovato NEMMENO UNO che rispondesse a dei requisiti minimi di scorrevolezza, correttezza grammaticale, sintattica, lessicale, di intreccio, di empatia, coerenza, verosimiglianza, eccetera... dicendola in termini di twitter: #neancheciabbiamoprovato.
Io ora penso, (scusate se ci saranno volgarità):
"Ma vaffanculo! Mettere le dita su una tastiera non fa di te uno scrittore e se scrivi così vuol dire che non leggi, altrimenti la differenza tra quello che produci tu e uno scritto umano la noteresti. Se pretendi di scrivere senza aver prima letto..." il pensiero finitelo pure voi con la frase che più vi aggrada, ma siate crudeli!
L'esercito degli autopubblicati/andi è composto, per la stragrande maggioranza, dalla gente che, dopo aver mandato il proprio manoscritto a tot case editrici, si è vista rispondere "ascolti il suo manoscritto fa schifo, impari a scrivere e poi ne riparliamo", ma invece che capire che se in tot professionisti del settore ti dicono tutti la stessa cosa e gli unici che ti dicono che sei bravo è perché vogliono scucirti montagne di soldi (vedi "editoria a pagamento") allora magari è vero che non sei proprio bravo a scrivere. Ma loro no, si impuntano e dicono "il mio libro è il più bello di sempre, se gli editori non mi capiscono, allora gli editori non avranno un centesimo dei miei soldi, mi autopubblico".
Ora, concordo sul fatto che non tutti gli editori siano competenti, ma concordo di più col fatto che gli aspiranti scrittori con delle vere capacità sono proprio quelli che si rifiutano di proporre un lavoro fatto con il duodeno e che se un editor dice loro "guarda che qui, qui e qui hai fatto un sacco di cazzate", rileggono e ragionano, modificano, correggono, perché prima di tutto RISPETTANO I LETTORI A CUI VOGLIONO PROPORRE UN BRANO.
Sì, perché io, parlando da lettore e non da scrittore, mi sento insultato quando un autore o un editore mi propone di spendere dei soldi per un brano non curato (si parla sempre dell'aspetto tecnico, la trama e l'approccio poi possono piacere o meno, ma è questione di gusto e su quello c'è poco da fare, ognuno ha il proprio). Mi sento proprio come se, dopo aver speso i miei soldi per fare un acquisto, il venditore mi dicesse "tiè, idiota, ti sei fatto fregare come un pollo. Sfigato!" e queste cose non solo mi fanno incazzare, ma riducono anche drasticamente la mia propensione all'acquisto di altre opere secondo le stesse modalità, e chi ci va di mezzo sono quelli che invece i miei soldi li meriterebbero tutti.



La cosa peggiore in quest'ottica è proprio che, qualora un autore valido volesse autopubblicarsi (ne conosco diversi che lo hanno fatto per motivi sensati), troverebbe il proprio valido lavoro che naviga in mezzo a un mare di quella sostanza organica che non si può dire... e come fare a farsi notare in mezzo a tutto ciò prima di venire letto?
La soluzione proposta dal sistema sono le "recensioni/valutazioni".
Io sono un accanito sostenitore delle recensioni degli utenti, ma anche qui c'è qualcosa da dire.
Se io dovessi autopubblicare qualcosa, è chiaro che i primi a comprarla sarebbero amici e parenti, tutta gente a cui si può chiedere "dai, scrivimi una buona recensione e dammi un voto alto, così il mio romanzo sale in graduatoria e mi comprano anche gli altri".
Quindi anche il sistema delle recensioni non è poi così affidabile.
Personalmente, ritengo un prodotto più valido se ha una media di 3/5 e 500 votanti di uno che ha 5/5 e 10 votanti. Prima di tutto perché solo una ristretta percentuale delle persone lascia voti e commenti, poi perché per esperienza so che se fai leggere a tot persone qualcosa, non piacerà a tutte, MAI!

Tutto questo per dire che l'editoria, sia homemade che tradizionale, sia grande che piccola, dovrebbe prestare più attenzione ai lettori, portare più rispetto.
Smettere di pensare che siccome mi chiamo Feltrinelli allora la gente comprerà quello che dico io anche se è un prodotto mediocre (più che altro perché poi la gente lo fa e si rovinano generazioni di lettori che credono che... lasciamo perdere...).
Smettere di pensare che si è capaci di fare qualcosa se non se ne hanno neppure le basi. La possibilità di pubblicare ormai è stata data a tutti, purtroppo non a tutti è stato dato anche un senso critico.
Poi, per quanto riguarda i lettori: commentate, votate, lasciate SEMPRE le vostre impressioni. Sono molto serio quando vi dico che è importante. Positive o negative che siano.
Fatelo per voi, perché così vi aiutate a scegliere qualcosa che non vi sarà stato imposto da qualcuno dall'alto, ma vi sarà stato consigliato da chi è come voi.
Recensire è il miglior regalo che possiamo fare a noi stessi, perché dovremmo ormai essere stanchi di sbagliare e pensare...
"e poi ci dicono che bisogna a vere fiducia".
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